martedì 28 maggio 2013

1000 (mille)

A volte è proprio strano si inseguono degli obbiettivi per anni si arriva vicino, molto vicino, manca poco ma c’è sempre quel briciolino che manca. Allora si incomincia a pensare che ormai non succederà più, forse si è raggiunto il limite, si pensa di mollare. E lo sapete bene che più volte ho non solo pensato ma detto e l’ho anche scritto che non l’avrei mai più fatta. La Gelsi per me era un discorso chiuso. I motivi è difficile spiegarli credo che anche uno strizzacervelli farebbe fatica a capire i motivi, perché in definitiva non li so bene neanche io.
Sicuramente questa corsa mi ha negli anni assorbito una quantità enorme di energie, ho spinto troppo e di mezzo c’erano mille cose che volevo fare, troppe, troppi impegni per una corsa che spesso è passata prima di altre cose che nella vita sono e devono essere primarie, il lavoro ad esempio.
Solo questo meriterebbe un capitolo a parte ma forse ve ne ho già parlato abbastanza di questo cambiamento.
Fatto sta che anche gridando di no, non sono riuscito a starci lontano, certo in modo diverso, un po’ meno dentro, lasciando un po’ più di spazio ad altri. Non avendo più il tempo libero di prima sono stato obbligato a fare un passo indietro e forse era questo il modo giusto per reggere il carico emotivo che mi porta questa corsa che comunque sarà sempre nel mio cuore.
Un’organizzazione che è partita molto in ritardo e spesso è stata in dubbio, alcuni nodi importanti sono stati sciolti solo a poche ore dalla partenza.
Fatto sta che oramai la Gelsi va avanti comunque anche con la poca pubblicità che abbiamo fatto ha saputo richiamare tantissimi appassionati e così giovedì sera abbiamo incredibilmente superato ogni previsione ed è arrivato il record di iscrizioni.
Abbiamo superato i mille iscritti.
I numeri della corsa: 570 non competitivi, 250 competitivi, 200 bambini, 35 disabili.
Si, signori, fanno più di mille!!!
In un anno di recessione con gravosi problemi nella nostra città che non ci siamo sentiti di chiedere soldi agli sponsor, quindi abbiamo fatto delle scelte: niente maglie tecniche, anche se era un po’ il  nostro marchio di fabbrica, niente premi in denaro, non ci sembrava il caso quando ci sono famiglie che faticano ad arrivare a fine mese.
Ora penso che chi è venuto giovedì sera non abbia sentito la mancanza di queste cose, penso invece che abbiamo offerto un’alta qualità nella manifestazione, il centro sportivo Fogliabella  curatissimo dai volontari del quartiere che ci supportano con le loro infrastrutture, gli spogliatoi con le docce che gentilmente ci concede Don Abele, tutti i nostri volontari alle iscrizioni, ai ristori e sul percorso, altro nostro punto di forza uno dei più belli che si possano trovare in una serale, secondo me, un percorso misto asfalto sterrato con due belle salite.
I banchetti con alcuni espositori e la Proloco che offre il pasta party per tutti, veramente un grande gruppo di persone, un altro punto di forza della manifestazione.
Altro nodo importante è stato quello della viabilità che con il valido supporto degli operatori civici hanno quest’anno risolto tutti i problemi, dando sicurezza e minimizzando il disagio per i residenti.
Una piccola ma per me importante novità è stata lo spostamento di qualche decina di metri dell’arco gonfiabile dell’arrivo portato nel cuore della manifestazione con lo sprint su un tappeto erboso.
Arco che nel dopo gara e diventato il teatro delle premiazioni ricche dei cesti offerti dagli sponsor locali, con i premi valenzani in oro per i più meritevoli e materiale tecnico offerto dallo sponsor tecnico Mizuno in collaborazione con Arco Sport.
Questi alcuni degli ingrdienti di questa gara ma ribadisco sempre il primo è sempre la partecipazione e l’affetto di questi incredibili 1000 (mille) che sono venuti con noi giovedì sera: i 200 bambini che hanno animato la prima delle gare, divisa in tre “wave” tanto erano numerosi.
La non competitiva, che è poi la gara più partecipata un’onda festosa di quasi 600 persone.
E la gara top, la competitiva che è stata gestita praticamente in toto dalla Cartotecnica Piemontese che si è occupata anche delle iscrizioni online gestite da un grande amico Davide Pedrini.
Devo ringraziare tutte queste persone oltre a tutti i nostri collaboratori che sono stati impeccabili dimostrando quanto sia solida e collaudata ormai la macchina organizzativa.
Grazie a chi si è dato tanto  da fare per organizzare i gruppi per il Trofeo Massimo Bellini, vinto dal Caffè Sesto Senso, capitanato da Elena che si è fatta veramente in 4 per portarci ben 180 iscritti!
Un ringraziamento particolare a Max e Nathalie, il motore di questa edizione, senza il vostro impegno non saremmo riusciti 
Grazie a tutti
Danny

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